Ritratti è la rassegna di concerti monografici del sabato pomeriggio, da anni seguita da affezionati spettatori, che la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado dedica a compositori di generazioni e poetiche differenti, a giovani emergenti e a singoli protagonisti della musica d'oggi o a specifici contesti nazionali e culturali del panorama contemporaneo. Mutuato dall'ambito pittorico, Ritratti tratteggia la fisionomia di alcuni tra i massimi esponenti della musica di ricerca.
Il ciclo Ritratti si apre l'11 novembre con Il mondo celeste del pianoforte, omaggio a tre importanti compositori americani del Novecento: John Cage (Los Angeles 1912), Henry Dixon Cowell (Menlo Park, California, 1897) e George Crumb (Charleston 1929).
Di Cage, musicista eccentrico e difficile da collocare in una concezione tradizionale della musica, il duo di pianoforti composto da Kumi Uchimoto e Marco Pedrazzini esegue tre movimenti di Interludio 4, opera inserita in Sonate e interludi, progetto elaborato e raffinato negli anni tra il 1946 e il 1948: un ciclo di 20 composizioni musicali per pianoforte preparato, ma senza istruzioni troppo rigorose.
L'autore seguente è legato ancora a Cage, di cui fu maestro, Henry Cowell, compositore eccentrico, scrittore, insegnante, editore e marito di Sidney Robertson, etnomusicologa e collezionista di canzoni popolari. Cowell era per lo più autodidatta e sviluppò un linguaggio musicale unico, spesso fondendo contrappunto dissonante, orchestrazione non convenzionale, melodie popolari. Fu uno dei primi sostenitori e innovatori di molte tecniche e sensibilità compositive nuove, molte per il pianoforte, tra cui il pianoforte a corde, il pianoforte preparato. The Tides of Manaunaun, tra i più celebri brani di Cowell, è un breve pezzo, preludio a una produzione teatrale, The Building of Banba. In Aeolian Harp del 1930 il musicista accarezza, pizzica o suona direttamente le corde del pianoforte, suggerendo i toni delicati e morbidi di un'arpa eolica, o di un'arpa a fiato, fatta vibrare dalla brezza. Aeolian Harp è il più noto dei brani per archi per pianoforte di Henry Cowell. In queste opere il pianista strimpella con la mano sinistra direttamente sulle corde di un piano a coda, controllando gli accordi suonati premendo silenziosamente i tasti con la mano destra.
Il concerto si chiude con alcuni brani di George Crumb, autore che si interessò all'esplorazione di nuovi timbri strumentali ricorrendo molto spesso nella sua musica all'uso di tecniche inedite. Lavoro importante di Crumb sono i quattro libri del Makrokosmos, ispirati ai sei libri pianistici del Microcosmos di Bartók, uno dei compositori del XX secolo preferiti da Crumb: l'ultima parte del concerto di Ritratti si concentra sul quarto volume, noto anche con il titolo Celestial Mechanics, per pianoforte a quattro mani. I pezzi traggono tutti il nome dalle stelle: Alpha Centaur, Beta Cigni, Gamma Draconis, Delta Orioni.
Nell'ottica della contaminazione tra generi, apre il concerto Michele Rinaldi, studente pianista della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, con la terza Ballata di Fryderyk Chopin.
Il concerto del 16 dicembre, Nuova Consonanza a Roma, è dedicato ai padri di Nuova consonanza, nata nel 1959 a Roma, associazione che ha accolto e dato voce in Italia ai suoni della contemporaneità e dell'avanguardia. Confermando proprio la linea distintiva di Nuova Consonanza, da sempre attenta alla valorizzazione e alla promozione della nuova creatività, Icarus vs Muzak affianca, alle composizioni di Aldo Clementi, Ennio Morricone, Mauro Bortolotti e Francesco Pennisi, le due prime assolute di Andrea Collacciani e Italo Vescovo.
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I Ritratti della Civica Abbado
11 novembre, 16 dicembre 2023
compositori, correnti, celebrazioni, epoche, visioni
ore 17.00 ingresso libero senza prenotazione
Auditorium Lattuada, corso di Porta Vigentina 15/a Milano
Ritratto 1
11.11.2023 Il mondo celeste del pianoforte
Kumi Uchimoto, Marco Pedrazzini, pianoforte
Ritratto 2
16.12.2023 Nuova Consonanza a Roma
Icarus vs Muzak
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Auditorium Lattuada, corso di Porta Vigentina 15/a, Milano
ingresso libero senza prenotazione
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Ritratto - 1
Il mondo celeste del pianoforte - 11 novembre 2023, Auditorium Lattuada MI, ore 17.00
Michele Rinaldi, Fryderyk Chopin, Ballata n. 3
John Cage
1,2, 5, interludio 4 (1946 - 1948)
Henry Cowell
The tides of Maunaunaun (1917)
Aeolian Harp (1930)
George Crumb
Celestial Mechanics Makrokosmos IV (1972 - 1974)
Alpha Centauri
Beta Cygni
Gamma Draconis
Delta Orionis
Kumi Uchimoto, Marco Pedrazzini, pianoforte
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Nata ad Aichi in Giappone nel 1969, Kumi Uchimoto ha iniziato lo studio del pianoforte sotto la guida del nonno M. Uchimoto. Si è perfezionata con Chieko Hara de Cassadò e Ryoko Fukazawa. Dal 1988 si è trasferita in Italia per continuare gli studi con Nunzio Montanari. Si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano. Nel 1994 ha vinto il concorso d'ammissione all’Accademia Pianistica di Imola, dove ha approfondito gli studi da solista con P. Rattalino, A. Lonquich, L. Berman, A. Schiff e F. Scala e si è diplomata. Ha conseguito due diplomi di Merito presso l’Accademia Chigiana di Siena, con Martha Del Vecchio e Michele Campanella. Da vent’anni collabora stabilmente con l’Ensemble Icarus di Reggio Emilia e approfondisce il rapporto con la musica contemporanea: tra i compositori che hanno dedicato dei loro lavori all’Ensemble Icarus vanno annoverati nomi come Bussotti, Sciarrino e Manzoni. Kumi Uchimoto ha inciso cd per le case editrici Ricordi, Ariston, Rivo Alto, SpazioMusica, Nuove Sincronie e Stradivarius. È stata scelta come solista in collaborazione con l’Orchestra e Coro di . Pietroburgo. Ha partecipato ai programmi radiofonici di Rai3 e i suoi concerti sono stati trasmessi alla radio e televisione in vari paesi, come Germania, Giappone, Francia, Finlandia, Olanda, Messico, Russia, Svizzera e Spagna. Attualmente continua la sua attività concertistica partecipando ai più importanti festival italiani ed esteri: Milano Musica, Spazio 900, SpazioMusica, Nuove Sincronie, Nuove Consonanze, Teatro Fenice, Biennale di Venezia,Gaudeamus Music Week, Glamorgen Festival, Accademia Sibelius, Ars Musica di Bruxelles, Ticino Musica, Gaida Festival, New York, Festival Cervantino, Città del Messico, Tokyo e altri ancora.
Marco Pedrazzini nasce a Parma, si laurea presso l’Università di Parma, facoltà di Magistero, indirizzo musicologico. Parallelamente studia al Conservatorio conseguendo a Parma il diploma in pianoforte con il massimo dei voti e in Didattica della musica. Inizia l’attività concertistica nel 1982, accentuando da subito il suo interesse per la contemporaneità. Da allora ha suonato in moltissime rassegne in Italia e all’estero. Nel 1991 ha eseguito a Kiev e La Valletta l’integrale delle Sonate e Interludi per pianoforte preparato di John Cage in prima assoluta per l’Ucraina e Malta. Nel 1994 ha fondato l’Icarus Ensemble, uno dei più qualificati gruppi di musica contemporanea nel panorama europeo. Tra le collaborazioni con compositori si segnala quella con Franco Donatoni, con Sylvano Bussotti, con Fausto Romitelli, esecuzione e registrazione dell’integrale Professor, Giorgio Battistelli con la prima di Miracolo a Milano, opera commissionata per i 150 anni del Teatro Romolo Valli, Heiner Goebbels. Nel 2007 fonda e dirige l’Icarus Junior, formazione di ragazzi di età compresa tra i 9 e i 14 anni, da mettere subito in relazione con le nuove tecnologie. La sua carriera professionale non è separabile da quella dell’Icarus Ensemble, formazione di livello internazionali, di cui è il rappresentante ufficiale.
Ritratto - 2
Nuova Consonanza a Roma - 16 dicembre 2023, Auditorium Lattuada MI, ore 17.00
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Aldo Clementi
Lamento (2001) per violino, flauto, clarinetto, violoncello e pianoforte
Ennio Morricone
Studi per pianoforte (selezione)
Mauro Bortolotti
Foglie (1980) per flauto, chitarra, percussione, pianoforte
Francesco Pennisi
Sesto trio (1981) per flauto in sol, viola e arpa
Aldo Clementi
C.A.G. (1993) per flauto, violino, vibrafono e chitarra
Italo Vescovo
Lontani andremo (2023) per voce e ensemble
Andrea Collacciani
Guernica (2023) per ensemble
Icarus vs Muzak
Benedetta Polimeni, flauto
Alberto Delasa, clarinetto
Gilda Gianolio, arpa
Giorgio Genta, chitarra
Francesco Pedrazzini, percussioni
Diego Petrella, pianoforte
Yoko Morimyo, violino
Luca Colardo, violoncello
Chiarastella Onorati, mezzosoprano
Dario Garegnani, direttore
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Icarus vs Muzak è la prosecuzione della fortunata esperienza di Icarus Junior, formazione giovanile fondata da Icarus Ensemble nel 2007 che si é esibita a San Francisco (Spring Festival of the Bay Area), alla Biennale di Zagabria del 2009, a Digione, Cairo e Alessandria d’Egitto, Belfort, oltre a moltissime città italiane. Nel 2017 inizia una residenza presso l’Accademia di Brera tuttora in corso in collaborazione con gli Amici di Musica/Realtà che si traduce nel Festival Suono e Arte di cui cura la direzione artistica. Sinestesie è stato realizzato per l’Open Day dell’Accademia in collaborazione con la Pinacoteca di Brera con repliche a Reggio Emilia e Bologna. Diversi programmi tematici sono stati dedicati al repertorio contemporaneo. Nel 2018 Icarus vs Muzak ha rappresentato l’Accademia di Brera all’interno di un progetto del Miur promosso dal Ministero dei Beni Culturali a Venezia. Del 2020 la partecipazione a RIGENERA, un programma dedicato al rapporto tra Musica e Architettura. L’ensemble vinto il bando del Ministero degli affari esteri “Vivere all’Italiana in Musica” per la diffusione della musica italiana nel mondo. Dal 2020 presenta una serie intitolata Ritratti, monografie dedicate ai compositori che partecipano personalmente alla propria presentazione. Nel 2021 è stato presente nella Macedonia del Nord, nel 2022 ha realizzato con ROPA (Roberto Olivan Performing Art) quattro repliche del balletto Gold presso il Mercat del flors Casa de la Dansa di Bercellona, e sarà al Festival Cervantino di Guanajuato in Messico e al Festival Gaida di Vilnius. Ad aprile 2023 parteciperà alla Biennale di Zagabria. Tra le produzioni multimediali il video Rigenera dedicato al rapporto Musica e Architettura, Elecrtomuzak sull'elettronica e la multimedialità di ultima generazione. Codice incanto è stato vincitore del bando MAECI. la formazione ha realizzato tre CD dedicati alla presenza dell'antico nella contemporaneità editi da Da Vinci.