LA VOCE STRUMENTO è un seminario non accademico organizzato dai Civici Corsi di Jazz con JOHN DE LEO.
Il seminario non riguarda esclusivamente la tecnica vocale di De Leo, ma prende in esame la sua esperienza artistica e alcune tappe rilevanti del suo percorso, nonché gli elementi e gli incontri chehanno contribuito a creare il suo linguaggio.
Da qui scaturisce il profilo di un artista piuttosto singolare, che ha sempre cercato di difendere la propria integrità e le proprie scelte, spesso controcorrente,anche a livello di canoni di mercato. Parole chiave della sua estetica sono suono e sperimentazione. Guido Facchini lo supporta da quasi vent’anni.

CENNI BIOGRAFICI
Nato a Lugo (RA) il 27 maggio 1970, John De Leo è considerato una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano.Una voce-strumento le cui fondamenta soul accompagnano un vasto itinerario musicale che spazia dal jazz, al rock, al dub, alla contemporanea. Collaboratore e promotore di innumerevoli progetti artistici non strettamente a carattere musicale dagli anni '90 a oggi, ha collaborato con Stefano Bollani, Paolo Fresu Quintet, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Fabrizio Bosso, Stewart Copeland, Uri Caine, Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis, Alterego e Louis Andriessen, Nguyen Le, Gianluca Petrella, GianLuigi Trovesi, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Gianmarco, Trilok Gurtu.Co-fondatore dell’ensemble Quintorigo, ne ha fatto parte dal 1992 al 2004: con il gruppo De Leo ha partecipato a innumerevoli manifestazioni di carattere nazionale, tra cui due Festival di San Remo ('99 e 2001), vincendo un premio della critica e due premi come miglior arrangiamento; tre volte al concerto del I Maggio di Roma (edizioni '99, 2001 e 2002), al Premio Tenco '99 (primo classificato con l'album "Rospo"), Umbria Jazz 2003. Quattro i dischi di De Leo con Quintorigo editi da Universal. “Lo hanno avvicinato a Demetrio Stratos, Tim Buckley, ma lui si sente vicino a Vil Coyote. Fa jazz ma non è jazzista, fa musica contemporanea ma sembra Rasputin, compone pezzi e testi sorprendenti ma sa fare delle cover fantastiche di Bowie e Stormyweather, ha suonato con Uri Caine ma non si ricorda perché è completamente pazzo.” Stefano Benni

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16 aprile 2023, ore 16.00 - 18.00Auditorium Lattuada, c.so di Porta Vigentina 157a15 euro - allievi Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
25 euro - esterni
Info e iscrizioni segreteriajazz2@gmail.com
È consigliata la prenotazione.