Ferramonti. Serate Colorate 5 - 28 febbraio 2024
Calendario
Milano
Lunedì 5 febbraio ore 20.00 - Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11
Giovedì 8 febbraio ore 10.30 - RSA Korian Saccardo, via Saccardo 47
Domenica 18 febbraio ore 17.00 - Centro Internazionale di Quartiere, via Fabio Massimo 19
Martedì 27 febbraio ore 20.45 - Teatro della Contraddizione, via Privata della Braida 6
Mercoledì 28 febbraio ore 21.00 - Mercato Comunale Crespi, viale Monza 54
Nuovo progetto musicale vincitore del Bando Smart-Cariplo Life is Live, che promuove la diffusione della cultura dal vivo in luoghi marginali e non convenzionali. Il soggetto è di Laura Vergallo Levi, studentessa di ensemble al CEM - Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Sofia Weck, studentessa in canto lirico al CEM e in tromba ai Civici Corsi di Jazz della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, ha ideato e curato i testi. Direzione artistica e musicale di Francesco Grigolo. Ferramonti. Serate Colorate è un progetto di ricerca storico-musicale a partire dalla vicenda del campo di concentramento Ferramonti di Tarsia, che è stato il più grande tra i campi di internamento costruiti per ebrei, apolidi, stranieri nemici e slavi nell’estate del 1940, all’indomani dell’entrata dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Nonostante la mancanza di libertà, la carenza di cibo e le malattie, a Ferramonti gli internati venivano trattati in modo umano, e furono possibili attività artistiche e musicali. Nel campo, in particolare, vi erano molti musicisti, alcuni dei quali sarebbero divenuti molto noti nel dopoguerra; tra essi, il trombettista Oscar Klein, il direttore d’orchestra Lav Mirski, il pianista Sigbert Steinfeld, il cantante Paolo Gorin, il compositore Isko Thaler e il pianista Kurt Sonnenfeld. Spesso nel campo venivano organizzati concerti, sia strumentali sia corali, e spettacoli di vario tipo, cui gli internati dettero il nome di “Serate Colorate”, dove il jazz, il cabaret, l’operetta dominavano la scena. Di tutta questa ricchezza musicale è stata salvata una scatola di spartiti manoscritti: erano le musiche scritte ed eseguite a Ferramonti, ma anche fotografie, diari, lettere. A partire da questa vicenda particolare e in seguito a un'analisi della documentazione rimasta, si propone un “racconto musicale” che stimoli delle riflessioni, mettendo in luce i vari aspetti che il materiale testimonia: il tipo di composizioni, le atmosfere, le scelte musicali, le parole e le emozioni dei diari e delle lettere, la vita quotidiana degli internati. Con una prospettiva prevalentemente musicale, questo progetto si sofferma sull’assurdità della prigionia e sulla manifestazione artistica, musicale nello specifico, come strumento per sentirsi nuovamente parte del consesso degli esseri umani, anche quando le condizioni di vita sono estreme.
Il materiale musicale è stato preparato da Francesco Grigolo per un gruppo musicale composto da cantanti e strumentisti.
Claudio Giacomazzi - violoncello
Francesco Vittorio Grigolo - fisarmonica, flicorno e concertazione
Alla Samokhotova - soprano
Olga Semenova - contralto
Laura Vergallo Levi - pianoforte
Sofia Weck - tromba, canto e letture