San Satiro via Torino

Dal 13 maggio - Torna la rassegna Musica Antica a San Satiro

13, 15, 22, 27 maggio; 3, 5, 10 giugno 2025 - in collaborazione con Società del Quartetto

Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - Allievi e docenti 5€
in collaborazione con Società del Quartetto
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Dal 13 maggio al 10 giugno 2025, Chiesa di Santa Maria presso San Satiro

Il Quartetto Barocco: al via una nuova edizione di Musica a San Satiro

Da Hildegard Von Bingen alla famiglia Bach, un avventuroso viaggio attraverso Medioevo, Rinascimento e Barocco alla scoperta del repertorio musicale sacro meno conosciuto

Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Allievi e docenti 5€

Dopo il grande successo dell’edizione 2024, una nuova stagione di Musica Antica a San Satiro, la rassegna di concerti che il Quartetto realizza in collaborazione dell’Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, propone un viaggio attraverso secoli di tradizione musicale sacra, con raffinate esecuzioni di capolavori del repertorio medievale, rinascimentale e barocco di raro ascolto. Protagonisti degli otto concerti in programma dal 13 maggio al 10 giugno 2025 (ore 20), nel magnifico scenario della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, che custodisce la celebre architettura illusionistica di Bramante, sono gli allievi dei corsi di alta formazione in Musica Antica della prestigiosa istituzione, coordinati da Claudia Caffagni.

La serie prende il via martedì 13 maggio con il concerto La teologia della redenzione nell’opera di Hildegard von Bingen, dedicato a una figura di riferimento della mistica e della cultura del XII secolo. Un repertorio di antifone, responsori e alleluia accompagna nell’esplorazione della teologia della redenzione in musica, tema centrale del pensiero di Hildegard, che nelle sue composizioni fonde musica e spiritualità in una visione mistica di rara profondità. Le voci di Francesca Provezza, Daniela Beltraminelli e Sofia Paoli danno corpo e anima a queste antiche melodie del canto liturgico medievale, accompagnate alla viella da Angelo Basile e, con voce e symphonia, da Daniela Beltraminelli. Tra i brani proposti, attraverso cui traspare la visione luminosa di Hildegard sulla presenza divina nella vita umana, troviamo O Pastor animarum, Ave Maria, O auctrix vitæ, Alleluja O virga mediatrix e O quam preciosa.

Giovedì 15 maggio, la serata intitolata Alta Regina fonte d’ogni amor: Isabella di Chiaromonte e la devozione mariana alla corte aragonese di Napoli tematizza la devozione a Maria alla corte aragonese di Napoli, mettendo in leggio musiche di Johannes Tinctoris, Johannes Touront, Walter Frye e altri autori anonimi nell’interpretazione, alla voce e viella, di Angelo Basile, Anna Bergamini, voce Lorenzo D’Erasmo, salterio e percussioni, Stefano Maffioletti, voce e l’organo portativo e Sofia Masut, arpa. Dall’Ave Maria, il canto liturgico fondamentale della tradizione cristiana, ai mottetti del fiammingo Johannes Tinctoris e ai canti di Frye, il programma attraversa il medioevo e il Rinascimento rendendo giustizia anche a numerosi brani anonimi, inni, mottetti, sequenze e preghiere, originali e “contrafactum”, di origine e di uso popolare nel culto della figura di Maria.

Giovedì 22 maggio, il concerto Mater Dei: il culto mariano nella tradizione cividalese è dedicato alla tradizione musicale di Cividale del Friuli, con brani tratti dal Graduale LVI conservato nel Museo Archeologico Nazionale. Con Angelo Basile alla viella e le voci di Anna Bergamini, Davide Galleano, Davide Sacco, Valentina Turrini, Ilaria Savini. Il Graduale LVI, conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, è un manuale ricco di testi e melodie che offrono uno spaccato della spiritualità e della pratica musicale medievale. Include brani che evocano le profezie, parabole e vicende bibliche ed evangeliche, canti di lode, parti di messa, inni di speranza dedicati alla Vergine, oltre ad una sequenza in onore di Maria Maddalena e a un lamento sulla Passione di Cristo.

Martedì 27 maggio sarà la volta del tributo alla musica corale luterana con le intense armonie di Brahms. Il canto del cigno: i corali op. 122 di Johannes Brahms e la tradizione del corale luterano vede, in questa trascrizione per voci e organi dell’originale organistico, la partecipazioni delle voci di Chiara Rebaudo, Sofia Paoli, Hyun-Ji Kim, soprani, Clelia Fazzo Cusan, Marta Natalini, Ding Ding, contralti, Niccolò Perego, Bernardo Ghielmi, tenori, Mitzuki Minagawa, baritono, Anaïs Lauwaert, violone e Kohei Takeoka e Jacopo Mattavelli, organi. I corali op. 122 sono le ultime pagine composte da Brahms, stesi e completati nella sola estate 1896, l'ultima trascorsa ad Ischl, eseguiti in prima il 24 aprile 1902, a Berlino, da parte di Heinrich Reimann, e pubblicati postumi dall’editore, cui Brahms in punto di morte li aveva affidati. Alcuni vi leggono un omaggio ideale a Clara, da poco scomparsa, altri una specie di testamento spirituale dell'autore. Sul piano musicale, questi corali rivelano la capacità di Brahms di trattare le antiche tecniche del preludio a corale e della fuga con scrittura moderna, audace, personalissima, a conferma della possibile “alleanza” di elementi barocchi con una Stimmung romantica, un cortocircuito su cui fa cardine gran parte della creatività brahmsiana.

Giovedì 29 maggio, in Dalla parte di Settimia, Teodora Tommasi, soprano e arpa doppia, rende omaggio a Settimia Caccini (figlia minore di Giulio Caccini), figura di spicco del canto tardo-rinascimentale e primo barocco. Celebrata cantatrice, Settimia si esibì con successo nelle corti di Firenze (in particolare presso i Medici), Ferrara e nel Ducato di Parma. Il programma presenta musiche di Vincenzo Galilei, Giulio Caccini, Claudio Monteverdi e Ascanio Mayone.

Martedì 3 giugno, Bach, padre e figlio presenta un dialogo musicale tra Johann Sebastian Bach e Carl Philipp Emanuel Bach, con composizioni eseguite da Nadal Roig Serralta al cembalo e Giulia Alberani al flauto traversiere. Il programma esplora una fase cruciale dell'evoluzione della forma sonata, dalla sua radice barocca al suo sviluppo verso il Classicismo, attraverso il confronto tra opere di due figure centrali nella storia della musica per tastiera. Si passa dalla complessa polifonia e dalle ricche architetture armoniche tipiche del tardo Barocco di Johann Sebastian, alla ricerca di un linguaggio più libero e orientato all'espressione individuale in Carl Philipp Emanuel. Quest'ultimo, pur mantenendo un legame con la solida tradizione ereditata dal padre, si distingue per una maggiore attenzione alla melodia, alla dimensione emotiva e alle nuove sensibilità dell’Empfindsamer Stil.

Giovedì 5 giugno la serata intitolata con la citazione di un versetto biblico di Luca Magnum Chaos firmatum est conduce all’esplorazione delle canzonette morali e spirituali milanesi del XVII secolo, con le voci di Chiara Rebaudo, Martina Bomben, Sofia Paoli, Hyun-Ji Kim, soprani, Federica Leombruni, contralto, Niccolò Perego, tenore, Mitzuki Minagawa, baritono, Margherita Burattini, arpa, Nadal Roig Serralta, Kohei Takeoka, cembalo e organo, Emanuele Gorla, tiorba.

Martedì 10 giugno, il programma Audi dulcis amica mea è dedicato ai capolavori polifonici del Rinascimento e fiamminghi, con musiche di Orlando di Lasso, Josquin Desprez, Giovanni Pierluigi da Palestrina e altri, con la voce di Martina Bomben, soprano e i flauti di Matteo Taverniti, Tommaso Petracchi, Rita Perego, Anita Sadat Hashemi Dehkordi, Rosario Scafili.

Dove acquistare
Biglietti
Chiesa di San Satiro, da mezz’ora prima del concerto, secondo disponibilità

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