Il consueto appuntamento del terzo giovedì del mese con Brera Musica e gli studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado nella Pinacoteca di Brera si rinnova il 15 novembre con la tradizionale non-stop, dalle ore 18.00 alle 22.15.
Sarà possibile ammirare l’intera collezione, visitare le splendide sale riallestite e ascoltare i giovani interpreti, che si collocheranno in diverse sale all'interno della Pinacoteca: la scelta del programma del 15 novembre parte ancora una volta dalle emozioni suggerite dai dipinti.
Gli studenti saranno inoltre disponibili a rispondere alle domande del pubblico, in un inconsueto, dinamico scambio tra le arti.
Clarissa Romani e Angelo Raimondi Lucchetti si ispirano alle Sale XXXVII e XXXVIII, dove si intrecciano i dipinti di Francesco Hayez: "L’Ottocento, la quotidianità. L'uomo diventa protagonista della propria vita, mosso da sentimenti cui non si sottrae più, che non chiede di dominare ma di vivere fino in fondo. Gioia, dolore, rabbia, melanconia si alternano, perché di questo è fatto l'uomo. Ancora chiuso nella forma/convenzione egli cerca di infrangere le barriere attraverso l'arte, chiedendo alla musica e alla pittura di descrivere sentimenti che ogni uomo o donna può provare. Sentimenti quotidiani eppure eterni. Istanti colti e restituiti, nel caso di Schumann, in pagine brevi che danno vita, colore e incorniciano una storia semplice ma ricchissima di spunti.
La fanciulla che Chamisso mette al centro del suo ciclo di poesie è una di noi. Si innamora, idealizza il suo uomo, si stupisce delle sue attenzioni e sogna, nel passaggio dall’infanzia all’età adulta, di realizzare il sogno della sua vita, un figlio e una famiglia. Fino al romantico e tragico epilogo, segnato dalla morte di lui.
I dipinti di Hayez e il piccolo quadro di Induno ci quindi riconducono al ciclo schumaniano Frauenliebe und Leben. Il bacio racconta la magia dei primi istanti di intimità, in cui l’ardore di lui e il pudore di lei si mescolano nel languore e nella dolcezza dell’abbraccio. Il quadro di famiglia sembra il sogno della fanciulla. Quella famiglia anelata e realizzata anche se per poco tempo. La tristezza del piccolo capolavoro di Induno ci ha fatto pensare all’ultimo lied, in cui una cruda realtà irrompe, spezzando il sogno e la vita della giovane donna. Schumann dipinge con le note otto piccoli quadri, ognuno dedicato a un sentimento diverso. Come i pittori che ci hanno colpito, coglie momenti della vita in cui ognuno può riconoscersi".
Gabriele Batia spiega che la sua opera "Consiste nella sonorizzazione del trattato De pictura di Leon Battista Alberti, dal cui testo sono selezionati alcuni brani d’interesse per l’ascoltatore e il visitatore della Pinacoteca. Nell’audio il narratore legge l’opera, impersonando Alberti, mentre campioni di musica polifonica sottoposti a trattamento elettronico commentano il contenuto. Il testo diventa così un suggeritore di rapporti con le immagini, svelandone parte del processo di realizzazione tecnica e compositiva.
La libera associazione mentale dell’osservatore è stimolata dall’intreccio tra i dipinti, il testo e la musica, rinforzando l’esperienza.
Il progetto si articola in 3 fasi distinte e con necessità tecniche diverse.
1. Sonorizzazione del Prologus: in questa fase preliminare è fornito un audio file del Prologus accessibile tramite la pagina del sito di Brera Musica. Il visitatore può collegarsi e ascoltare autonomamente il brano tramite cuffie auricolari nella sala che preferisce.
2. Lettura dal vivo: per la seconda fase è allestita in una delle sale una lettura “live” con narratore ed elettronica pre-registrata. L’opera è ampliata con altri capitoli del trattato di Alberti selezionati per l’occasione. Lo scopo secondario dell'evento è di inaugurare la fase successiva.
3. Installazione temporanea: l'ultima fase consiste nella messa a disposizione di tutti i brani sonorizzati, organizzati suggerendo al visitatore uno o più percorsi tra i dipinti considerati più rappresentativi dei contenuti del trattato. I brani sono accessibili con le stesse modalità della fase 1 tramite smartphone".
Il duo costituito da Antonio Di Donna e Gianmarco Frau collega il brano Partita in la minore per flauto solo di J.S. Bach al dipinto di Giovanni Bellini Madonna con il bambino, della Sala VII: "In entrambe le opere vi è una sorta di sperimentazione di nuove tecniche che possono essere di tipo esecutivo o, nel caso della composizione scelta, di tipo organico. L'opera bachiana propone infatti per la prima volta il flauto traversiere come unico strumento senza l’accompagnamento di un basso continuo, mentre la tecnica pittorica di Bellini viene presa come spunto per tutta la produzione veneziana del XVI secolo. I colori del dipinto e la luminosità del paesaggio si sposano perfettamente con il percorso armonico della composizione di Bach, donando a chi ascolta e osserva il quadro sensazioni di pace.
Nella Sala XXXV è protagonista la Sonata in mi minore di G.F. Haendel (flauto e chitarra). Lo spazio presenta una serie di paesaggi raffiguranti Venezia, di Canaletto e di Francesco Guardi. Canaletto vede la città lagunare in maniera raffinata e serena, così come Haendel crea delle melodie semplici ma eleganti, sebbene incupite dalla tonalità minore del pezzo. Allo stesso modo Guardi, nella Veduta del Canal Grande verso Rialto con Palazzo Grimani e Palazzo Manin, anima la vedute pacate e cristallizzate di Canaletto con un'inquietudine restituita dagli effetti di luce.
La Sala XXXVII accoglie La danza degli spiriti beati tratta da Orfeo ed Euridice di C.W. Gluck (flauto e chitarra). Lo spazio esprime le tematiche dell’opera con i suoi dipinti legati al mondo greco, alla mitologia, ma anche con quadri che si richiamano all’amore, come Il bacio di Hayez, la Malinconia, sempre di Hayez, e Triste presentimento, drammatica ascesa dagli inferi dei due innamorati".
Lisa De Luca, Gaia Busnelli (clarinetti) e Gianmarco Frau (chitarra) articolano il percorso in varie stanze: "Alle Sale X e XI, tra figure ieratiche e il clima sacro e austero, si adattano le Variazioni sul tema di C.P.E. Bach di J. Nihashi per clarinetto e chitarra, con il richiamo all’epoca di Leonardo in Italia, e la coerenza tematica. La composizione priva di pathos affettivo riporta al rigore logico e all’arte del cum ponere. Si avvicina a un’arte pittorica rigorosa, schematica, calcolata.
La Sala XXVIII è invece adatta al un brano di Luciano Berio per clarinetto solo intitolato Lied. IIl brano è uno schizzo evocativo che accompagna l’ascoltatore tra le ombre e le luci dei dipinti di Reni, Carracci, e Caravaggio. La luce che inserisce quest’ultimo nei dipinti, proveniente da una fonte esterna, è facilmente riconducibile alle sensazioni suscitate dal pezzo. Lied trova un linguaggio senza parole per raccontare un dualismo che lascia emergere ora le ombre, ora la luce.
Seguendo un criterio storico, connesso alle tele dell’età tardo barocca e neoclassica, nelle Sale XXXV e XXXVI trovano spazio le composizioni di W.A. Mozart. Sensazioni di freschezza, pulizia, e ordine, si collegano perfettamente a pezzi quali l'Ouverture da Il flauto magico, o i Duetti concertanti per due clarinetti.
Infine, alle Sale XXXVII e XXXVIII, tra dipinti che documentano la pittura italiana dell’Ottocento nelle sue molteplici sfumature, è legato il duetto di Poulenc per due clarinetti. Ricco di contrasti e dissonanze ma particolarmente attraente e penetrante, rimanda al cambiamento e alla spudoratezza. Il brano presenta un secondo tempo più raccolto e intimo mantenendo il ritmo di trasporto, fisico ed emotivo".
Programma
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Clarissa Romani, soprano
Angelo Raimondi Lucchetti, pianoforte
Robert Schumann, Frauenliebe und Leben
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Gabriele Batia, compositore
Gabriele Batia, Sonorizzazione del trattato De pictura - fase 1
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Antonio Di Donna, flauto
Gianmarco Frau, chitarra
Johann Sebastian Bach, Partita in la minore per flauto solo
Georg Friedrich Haendel, Sonata in mi minore
Christoph Willibald Gluck, Danza degli spiriti beati
Wolfgang Amadeus Mozart, Fantasia in re minore K 397
Johann Sebastian Bach, Sonata in do maggiore BWV1033
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Lisa De Luca, Gaia Busnelli, clarinetti
Gianmarco Frau, chitarra
Jun’ichi Nihashi, Variazioni sul tema di C.P.E. Bach per clarinetto e chitarra
Luciano Berio, Lied, per clarinetto solo
Wolfgang Amadeus Mozart, Duetti concertanti, per due clarinetti
Francis Poulenc, Duetto, per due clarinetti