Icarus vs Muzak

18 marzo, secondo appuntamento di Ritratti - Anamorfosi - Sciarrino e altri autori della scena contemporanea

Montalbetti, Rastelli, Giannotti, Jolivet, Guastella, G. Taglietti

Auditorium Lattuada, ore 17.00

Ritratti
Concerti/incontri dal vivo con i grandi protagonisti della musica d'oggi
18 febbraio - 18 e 25 marzo - 6 maggio 2023
Auditorium Lattuada, c.so di Porta Vigentina 15/a, Milano
ore 17.00, ingresso libero senza prenotazione

18.3.2023 Auditorium Lattuada, c.so di Porta Vigentina 15/a MI ore 17.00
Anamorfosi
Icarus vs Muzak

Ritratti
è la rassegna di concerti monografici del sabato pomeriggio, sempre molto seguita da affezionati spettatori, che la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado dedica a compositori di generazioni e poetiche differenti, a giovani emergenti e a singoli protagonisti della musica d'oggi o a specifici contesti nazionali e culturali del panorama contemporaneo. Mutuato dall'ambito pittorico, Ritratti tratteggia la fisionomia di alcuni tra i massimi esponenti della musica di ricerca.

Il secondo appuntamento primaverile, quello del 18 marzo, trae il suo titolo da una famosa composizione di Salvatore Sciarrino, Anamorfosi (1980), che sarà eseguita da Icarus vs Muzak, prosecuzione di Icarus Junior, prima formazione giovanile fondata e seguita dall'Icarus Ensemble nel 2007, assieme ad altri pezzi di autori della scena novecentesca: Montalbetti, Rastelli, Giannotti, Jolivet, Guastella, G. Taglietti.
Rituale Lunare di Montalbetti è una breve composizione cameristica in cui il materiale musicale di una precedente composizione, Lunar landscape (2002), per chitarra elettrica, viene esplorato e riorganizzato per esprimere potenzialità espressive e timbriche inedite. Grazie all’accostamento di clarinetto basso e percussioni, l’atmosfera sonora, rispetto al precedente lavoro, si fa più crepuscolare, i frammenti melodici alternano un lirismo meditativo a frasi più concrete e incisive.
Il secondo brano in programma, Travestimento n. 3 di Claudio Rastelli, parte dallo studio del capolavoro bachiano Veränderungen (trasformazioni, metamorfosi), universalmente conosciuto come Variazioni Goldberg. I Travestimenti sono lavori minuziosi e affettuosi in cui l'originale, trasformazione dopo trasformazione, cambia aspetto, forma, colore, diventando ogni volta qualcosa di diverso. Il primo movimento astrae 23 immagini, una per variazione: il tempo è quello del ricordo, spesso frammentato, talvolta offuscato. Nel secondo, Continuum, il tempo è sospeso, senza pulsazione: flauto e clavicembalo entrano nello stesso flusso e, insieme, lo conducono. Il terzo è un impegnativo divertissement che gioca a variare e sviluppare gli elementi principali delle ultime 4 variazioni. Club Music nasce invece come brano di musica drum'n'bass ed è fortemente influenzato dalla danza contemporanea. Come spesso succede nel caso di Giannotti, gli elementi sintattici di un genere musicale vengono estrapolati dal loro contesto iniziale e adattati per strumenti classici, con lo scopo di creare paesaggi astratti, umoristici, fuori forma, pur nel rigore della scrittura. Stravinskji gioca con la psichedelia, Varèse con il Buddha Bar, Zappa con Zappa.
Il concerto prosegue con un pezzo degli anni Quaranta di André Jolivet, Pastorales de Noël, un lavoro molto suggestivo, con frequenti richiami ad atmosfere arcaiche, in quattro movimenti, composto per un organico abbastanza insolito: flauto, fagotto e arpa. Ciascuno dei movimenti della suite fa riferimento a una parte della natività come narrata nei Vangeli. Étoile (La stella) inizia con un duetto misterioso tra flauto e fagotto cui subentra l'arpa con figurazioni brillanti; Les Mages (I Magi) descrive invece il cammino nel deserto dei tre re alla ricerca del bambino annunciato dalla stella; La Vierge et l'enfant (La Vergine e il bambino) è una dolcissima ninna nanna, forse la parte più felice del pezzo; Entrée et danse des bergers (Entrata e danza dei pastori) chiude in maniera gioiosa e con diverse variazioni ritmiche il racconto evangelico.
Di Virginia Guastella Icarus vs Muzak esegue Une vague peut en cacher une autre per violino, violoncello e pianoforte, un pezzo che dialoga simbolicamente con il Trio di Maurice Ravel, da cui vengono estrapolati alcuni frammenti, inseriti in un nuovo e diverso percorso narrativo. Un omaggio al passato, in cui i motivi raveliani sono inseriti in un tempo sospeso suddiviso in episodi che si intersecano, si nascondono ed emergono in maniera sempre cangiante: come suggerisce il titolo, un'onda può nasconderne un'altra.
Dopo l'esecuzione di Anamorfosi per pianoforte, il ricco programma si chiude con il compositore cremonese Gabrio Taglietti, con Cinque pezzi (Stella splendens in monte; O Virgo splendens; Mariam matrem virginem; Cuncti simus concanentes; Ad mortem festinamus) dal Llibre vermell de Montserrat, capolavoro della musica medievale, raccolta di musiche polifoniche del XIV secolo fortunosamente salvata dall’incendio appiccato dai soldati di Napoleone al grande monastero benedettino nei pressi di Barcellona. Dei cinque brani estratti, tra monodici e polifonici, dolcissime canzoni sacre e sfrenate danze macabre, resta la straordinaria libertà inventiva e il senso di una musica in grado di parlarci ancora a distanza di più di sei secoli. Dal materiale medievale Taglietti evoca imprevedibili assonanze con situazioni musicali contemporanee ed esplora timbri inauditi, imprevisti riverberi, prismatiche risonanze e labirintiche polifonie.

Il mese di marzo ospita anche un altro concerto, fissato per sabato 25: il programma è un omaggio a Ligeti con l'esecuzione del Quartetto n. 2; a Fedele con Thrilling Wings; a Crumb, con Black Angels, opera per "elecric string quartet" che porta il sottotitolo Thirteen images from the dark land.
Esecutori saranno i musicisti della formazione FontanaMIX/quartetto, gruppo con all'attivo numerose collaborazioni e progetti speciali. La rassegna si chiude sabato 6 maggio con il ritratto di Icarus vs Muzak del compositore catanese Emanuele Casale.

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Il calendario della rassegna

I Ritratti della Civica Abbado
18 febbraio; 18 e 25 marzo; 6 maggio 2023
compositori, correnti, celebrazioni, epoche, visioni
ore 17.00 ingresso libero senza prenotazione
Auditorium Lattuada, corso di Porta Vigentina 15/a Milano

Ritratto 5
18.2.2023 Prima, durante, dopo
dedalo ensemble

Ritratto 6
18.3.2023 Anamorfosi
Icarus vs Muzak

Ritratto 7
25.3.2023 Ligeti/Fedele/Crumb
Fontana MIX/quartetto

Ritratto 8
6.5.2023 Emanuele Casale
Icarus vs Muzak

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Ritratto - 6
Anamorfosi - 18 marzo 2023, Auditorium Lattuada MI, ore 17.00

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Mauro Montalbetti (1969), Rituale lunare per clarinetto, percussioni, chitarra elettrica (2018)
Claudio Rastelli (1963), Travestimento n. 3 per flauto e pianoforte (2018) - I. Immagini (1-14; 16-20; 22-24; 26); II. Continuum (15; 21; 25); III. Divertimento (27; 28; 29; 30)
André Jolivet (1905 - 1974), Pastorales de Noël per flauto, fagotto e arpa (1943) - I. L'Étoile; II. Les Mages; III. La Vierge et l'enfant; IV. Entrée et danse des bergers
Virginia Guastella (1979), Une vague peut en cacher une autre per violino, violoncello e pianoforte (2016)
Salvatore Sciarrino (1947), Anamorfosi per pianoforte (1980)
Gabrio Taglietti (1955), Quaderno di traduzioni 2 (2022)
Cinque pezzi dal Llibre vermell de Montserrat

Icarus vs Muzak
Benedetta Polimeni, flauto
Orfeo Manfredi, oboe
Alberto Delasa, clarinetto
Michele Zaccarini, fagotto
Gilda Gianolio, arpa
Giorgio Genta, chitarra
Francesco Pedrazzini, percussioni
Diego Petrella, pianoforte
Yoko Morimyo, violino
Luca Colardo, violoncello
Marco Pedrazzini, direzione

Icarus vs Muzak è la prosecuzione della fortunata esperienza di Icarus Junior, formazione giovanile fondata da Icarus Ensemble nel 2007 che si é esibita a San Francisco (Spring Festival of the Bay Area), alla Biennale di Zagabria del 2009, a Digione, Cairo e Alessandria d’Egitto, Belfort, oltre a moltissime città italiane. Nel 2017 inizia una residenza presso l’Accademia di Brera tuttora in corso in collaborazione con gli Amici di Musica/Realtà che si traduce nel Festival Suono e Arte di cui cura la direzione artistica. Sinestesie è stato realizzato per l’Open Day dell’Accademia in collaborazione con la Pinacoteca di Brera con repliche a Reggio Emilia e Bologna. Diversi programmi tematici sono stati dedicati al repertorio contemporaneo. Nel 2018 Icarus vs Muzak ha rappresentato l’Accademia di Brera all’interno di un progetto del Miur promosso dal Ministero dei Beni Culturali a Venezia. Del 2020 la partecipazione a RIGENERA, un programma dedicato al rapporto tra Musica e Architettura. L’ensemble vinto il bando del Ministero degli affari esteri “Vivere all’Italiana in Musica” per la diffusione della musica italiana nel mondo. Dal 2020 presenta una serie intitolata Ritratti, monografie dedicate ai compositori che partecipano personalmente alla propria presentazione. Nel 2021 è stato presente nella Macedonia del Nord, nel 2022 ha realizzato con ROPA (Roberto Olivan Performing Art) quattro repliche del balletto Gold presso il Mercat del flors Casa de la Dansa di Bercellona, e sarà al Festival Cervantino di Guanajuato in Messico e al Festival Gaida di Vilnius. Ad aprile 2023 parteciperà alla Biennale di Zagabria. Tra le produzioni multimediali il video Rigenera dedicato al rapporto Musica e Architettura, Elecrtomuzak sull'elettronica e la multimedialità di ultima generazione. Codice incanto è stato vincitore del bando MAECI. la formazione ha realizzato tre CD dedicati alla presenza dell'antico nella contemporaneità editi da Da Vinci.

♦️ ♦️ ♦️ I prossimi Ritratti

Ritratto - 7
Ligeti/Fedele/Crumb - 25 marzo 2023, Auditorium Lattuada MI, ore 17.00

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György Ligeti (1923-2023), Quartetto n. 2 (1968)
I. Allegro nervoso
II. Sostenuto, molto calmo
III. Come un meccanismo di precisione

Ivan Fedele (1953), Thrilling Wings (2014)

George Crumb (1929-2022), Black Angels
Thirteen Images from the Dark Land) for Electric String Quartet (1971)
I. Departure
1. Threnody I: Night of the Electric Insects
2. Sounds of Bones and Flutes
3. Lost Bells
4. Devil-music
5. Danse Macabre
II. Absence
1. Pavana Lachrymae
2. Threnody II: Black Angels!
3. Sarabanda de la Muerte Oscura
4. Lost Bells (Echo)
III. Return
1. God-music
2. Ancient Voices
3. Ancient Voices (Echo)
4. Threnody III: Night of the Electric Insec

FontanaMIX/quartetto
Valentino Corvino, violino
Giacomo Scarponi, violino
Corrado Carnevali, viola
Sebastiano Severi, violoncello

FontanaMIX ensemble nasce nel 2002 con un concerto per il Bologna Festival inaugurando un progetto in cui interpreti e compositori lavorano in stretta collaborazione alla produzione di nuove opere musicali a carattere anche multimediale. Dal 2004 al 2009 è stato ensemble in residenza presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna e ha realizzato concerti, progetti didattici e laboratori per giovani interpreti dedicati al repertorio contemporaneo anche nelle sue espressioni legate all’innovazione tecnologica. Dal 2007 collabora con il Teatro Comunale di Bologna prendendo parte alle programmazioni “L’Altro Comunale”, ai progetti “The Schoenberg experience”, “Resistenza Illuminata” (Omaggio a Luigi Nono) e al Festival “Bologna Modern”. Dal 2013 al 2017 è stato in residenza presso la Fondazione Musica Insieme realizzando le stagioni MICO (Musica Insieme Contemporanea). Dal 2012 al 2019 la residenza presso l’auditorium delle “Torri dell’Acqua” di Budrio è stata fondamentale per la crescita artistica e produttiva dell’ensemble bolognese. La formazione è presente in varie sedi concertistiche: Biennale Musica di Venezia, Milano Musica, stagione Rondò di Milano, Festival Aperto di Reggio Emilia, Istituto di Cultura giapponese e Nuova Consonanza di Roma, MAMbo, Festival Angelica e Goethe-Zentrum a Bologna, Amici della Musica, Teatro Massimo e Curva Minore a Palermo, Filarmonica di Rovereto, Aosta Classica, Musica@Villa Romana e Maggio Musicale Fiorentino a Firenze, Associazione Musicale Etnea di Catania, Trieste Prima, Tempo d’orchestra (per i concerti dell’Orchestra da camera di Mantova), Ravenna Musica, Rive Gauche di Torino, Festival Musica d’oggi di Aquiterme, Festival Tone Generation di Malmö, Cité de la Musique di Strasburgo, Festival Demetria di Salonicco. Nel 2014 ha inaugurato il Festival Nuove Musiche del Teatro Massimo di Palermo eseguendo il “Vortex temporum” di Gérard Grisey. L’interpretazione di opere del secondo Novecento (da Sciarrino a Scelsi, Berio, Donatoni, Grisey, Bussotti, Cage, Crumb, Ligeti, Nono, Kurtag), assieme alle proposte di nuove opere spesso commissionate appositamente, rappresentano lo spazio musicale nel quale agisce il FontanaMIX ensemble. Oltre che da Francesco La Licata, FontanaMIX è stato diretto da Yoichi Sugiyama e Marco Angius e ha collaborato con diversi artisti quali il mezzosoprano Monica Bacelli, il soprano Valentina Coladonato, il basso Nicholas Isherwood, il baritono Roberto Abbondanza, i pianisti Mauro Castellano, Fabrizio Ottaviucci e Andrea Rebaudengo, i violoncellisti Frances-Marie Uitti e Francesco Dillon, la flautista Annamaria Morini, il violinista Paolo Chiavacci, i fisarmonicisti Claudio Jacomucci e Corrado Rojac, il contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio, la chitarrista Elena Casoli, il coreografo Luca Veggetti. Il gruppo ha collaborato con l’ensemble Accroche Note realizzando un gemellaggio culturale fra le città di Strasburgo e Bologna, con programmi dedicati a Bruno Maderna (2014) e a Franco Donatoni (2016) nei quali i due ensemble hanno anche suonato insieme. Per Bologna FontanaMIX ensemble ha ideato dal 2004 il progetto EXITIME, condiviso con le più importanti realtà produttive della città, tra cui la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, la Fondazione Musica Insieme, l’Università di Bologna, il MAMbo e il Museo della Musica. Nell’ambito del progetto EXITIME, il FontanaMIX dedica ogni anno un ritratto a una importante figura del panorama compositivo internazionale: Sylvano Bussotti, Fausto Romitelli, Kaija Saariaho, Wolfgang Rihm, Jonathan Harvey, Georg Crumb, Tristan Murail, Sofia Gubaidulina, Ivan Fedele, Alessandro Solbiati. Fra i vari diversi speciali realizzati negli anni sono da segnalare il progetto “Variazioni Goldbach”, attorno alle Variazioni Goldberg di J. S. Bach (in cui l’esecuzione dell’originale bachiano si intreccia alle elaborazioni per ensemble ed elettronica di un gruppo di giovani compositori) e “Lezioni Americane”, un viaggio attraverso la storia della musica riletta attraverso le parole di Berio, Calvino ed Eco. Nel 2020 FontanaMIX ha realizzato la prima esecuzione italiana di “Solstices” di J. F. Haas e sta creando il progetto di un concerto/documentario dedicato ai 100 anni della nascita di Bruno Maderna. Ha realizzato inoltre diversi progetti discografici per Corvino Meda Editori, Bologna Festival, EMA Vinci e a Simple Lunch.

Ritratto - 8

Emanuele Casale: opere post-classiche - 6 maggio 2023, Auditorium Lattuada MI, ore 17.00

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Piano Music No. 2: Le cose nascono piano
Piano Music No. 6: Ritratto di pioggia
Preghiere sui Fiori, Suite per violoncello
Canti perduti di Sicilia, per flauto
Piano Music No. 7: 80’s
Piano Music No. 1: Studio sulle Rondini Giganti

Icarus vs Muzak
Diego Petrella, pianoforte
Luca Colardo, violoncello
Benedetta Polimeni, flauto

Emanuele Casale (1974) ha studiato contrabbasso con Sebastiano Nicotra, composizione con Eliodoro Sollima, musica elettronica con Alessandro Cipriani. Ha completato i suoi studi musicali all’Istituto Vincenzo Bellini di Catania. Ha frequentato corsi di perfezionamento con Aldo Clementi, Salvatore Sciarrino (composizione), Giorgio Nottoli e Barry Truax (musica elettronica). Si è anche specializzato in composizione elettroacustica conseguendo il diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio "Licinio Refice", con una tesi sul rapporto tra composizione tradizionale e composizione elettroacustica. Ha vinto numerosi concorsi internazionali: primo premio all’Irino Prize di Tokyo; primo premio al Reading Panel (Ircam/Ensemble Intercontemporain) di Parigi; primo premio al Concours International de Musique Electroacustique di Bourges; primo premio al GRAME del Centre National de Création Musicale di Lione; primo premio juniores e primo premio senjores alla tribuna IREM dell’International Music Council/Unesco; primo premio per rappresentare l’Italia al Frankfurt Opera House; primo premio all’Accademia delle Arti di Berlino. In Italia è stato premiato dal Cemat di Roma e dalla Fondazione Carloni di L’Aquila. Ha inoltre ricevuto il titolo di “Italian fellow in the arts” da parte del comitato statunitense dell’American Academy. Ha ricevuto commissioni da istituzioni quali il Teatro La Fenice di Venezia (composizione per inaugurare la riapertura del teatro restaurato), il Frankfurt Opera House, la Biennale di Venezia, l’Ensemble Intercontemporain di Parigi, il Centre National de Creation Musicale di Lione, l’Orchestra Haydn di Bolzano, la Oslo Sinfonietta, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, il Festival Manca di Nizza, l’Istitute International de Musique Elettroacoustique di Bourges, il Quartetto Prometeo, l’ensemble United Instrument of Lucilin del Lussemburgo, l’Akademie der Künste di Berlino. È stato composer in residence all’American Academy e negli studi di musica elettronica di Berlino, di Lione e di Bourges.
Per la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia (direzione artistica di Daniele Abbado) ha scritto la talk-opera Conversazioni con Chomsky, il cui testo è stato elaborato con Roberto Fabbi e con la supervisione del noto linguista e attivista Noam Chomsky. L’opera ha debuttato con la regia di Francesco Micheli, i video di Luca Scarzella e la voce di Cristina Zavalloni. Nel 2014 Conversazioni con Chomsky è stato riproposto in una nuova versione a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito del Festival delle Scienze.
Le sue composizioni sono state eseguite da interpreti, formazioni cameristiche e sinfoniche in rassegne concertistiche in Europa, Stati Uniti, Sud America ed estremo Oriente: BBC Symphony Orchestra, Orchestra della RAI, Biennale di Venezia, Huddersfield Festival, Royal College of Music di Londra, Teatro Colon di Buenos Aires e molte altre.
È direttore artistico dell’Associazione Musicale Etnea di Catania e docente di composizione elettroacustica e sound design al Conservatorio di Palermo.I lavori di Emanuele Casale sono editi da Casa Ricordi e da Nuova Stradivarius.

Icarus vs Muzak è la prosecuzione della fortunata esperienza di Icarus Junior, formazione giovanile fondata da Icarus Ensemble nel 2007 che si é esibita a San Francisco (Spring Festival of the Bay Area), alla Biennale di Zagabria del 2009, a Digione, Cairo e Alessandria d’Egitto, Belfort, oltre a moltissime città italiane. Nel 2017 inizia una residenza presso l’Accademia di Brera tuttora in corso in collaborazione con gli Amici di Musica/Realtà che si traduce nel Festival Suono e Arte di cui cura la direzione artistica. Sinestesie è stato realizzato per l’Open Day dell’Accademia in collaborazione con la Pinacoteca di Brera con repliche a Reggio Emilia e Bologna. Diversi programmi tematici sono stati dedicati al repertorio contemporaneo. Nel 2018 Icarus vs Muzak ha rappresentato l’Accademia di Brera all’interno di un progetto del Miur promosso dal Ministero dei Beni Culturali a Venezia. Del 2020 la partecipazione a RIGENERA, un programma dedicato al rapporto tra Musica e Architettura. L’ensemble vinto il bando del Ministero degli affari esteri “Vivere all’Italiana in Musica” per la diffusione della musica italiana nel mondo. Dal 2020 presenta una serie intitolata Ritratti, monografie dedicate ai compositori che partecipano personalmente alla propria presentazione. Nel 2021 è stato presente nella Macedonia del Nord, nel 2022 ha realizzato con ROPA (Roberto Olivan Performing Art) quattro repliche del balletto Gold presso il Mercat del flors Casa de la Dansa di Bercellona, e sarà al Festival Cervantino di Guanajuato in Messico e al Festival Gaida di Vilnius. Ad aprile 2023 parteciperà alla Biennale di Zagabria. Tra le produzioni multimediali il video Rigenera dedicato al rapporto Musica e Architettura, Elecrtomuzak sull'elettronica e la multimedialità di ultima generazione. Codice incanto è stato vincitore del bando MAECI. la formazione ha realizzato tre CD dedicati alla presenza dell'antico nella contemporaneità editi da Da Vinci.

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Auditorium Lattuada, corso di Porta Vigentina 15/a, Milano
ingresso libero senza prenotazione