Nell'ambito della Festa della Musica 2022
18 giugno 2022 ore 21.15
Camerino, Basilica di San Venanzio (MC)
19 giugno 2022 ore 17.00
Chiesa di Sant'Agostino, Montecosaro (MC)
Cappella Musicale del Duomo - Coro Universitario di Camerino (MC)
I Civici Cori della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano
Mario Valsecchi, direttore
ANTONIN DVOŘÁK
(1841 - 1904)
Messa in D op. 86 per coro e organo
Kyrie - Gloria
* * *
Ave Maria per soprano e organo
* * *
Credo
* * *
La Messa in re maggiore op. 86 di Dvořák fu commissionata da Josef Hlávka, un famoso architetto, fondatore dell’Accademia Ceca delle Scienze. Questa composizione, che vede la luce nel 1887, differisce significativamente da altre opere corali di ampia dimensione, destinate all’inaugurazione della cappella privata del castello di Hlávka in Luzany.
L’occasione e le dimensioni dell’ambiente nel quale questa messa doveva essere eseguita spiega la consistenza limitata dell’organico: soli, coro e organo. I solisti si alternano spesso alla massa corale; le caratteristiche delle conduzioni melodiche sono sostanzialmente simili, senza indulgere, per le parti solistiche, a caratteri di virtuosismo vocale. Lo stesso compositore prevede che queste parti possano essere eseguite anche da sezioni corali ristrette. Nel 1892, Antonin Dvořák realizza una seconda versione con l’orchestra. L’autore non ebbe interesse a far pubblicare al suo editore Simrock questa messa. Fu l’editore Novello di Londra a curarne la pubblicazione dopo il completamento della versione orchestrale. Tutto, in quest’opera, è straordinariamente “liturgico”, senza alcuna concessione a uno stile teatrale. Lo è la semplice plasticità delle linee vocali, forse ispirata alla naturale cantabilità del gregoriano; lo è la ricchezza armonica, caratterizzata da procedimenti dichiaratamente modaleggianti, anch’essi di antica sensibilità. Liturgico è anche il procedimento responsoriale praticato, in particolare, nel Credo. Lo stile da chiesa non impedisce all’autore di “drammatizzare” in senso rappresentativo i momenti centrali dei testi. A questo proposito è illuminante l’Et incarnatus e il Crucifixus nella sezione centrale del Credo, ma le stesse caratteristiche sono riscontrabili in tutte le parti della Messa. Autore di grandi sinfonie e concerti e di molta musica da camera, Dvořák si rivela, anche in questa composizione, un compositore di profonda sensibilità e di significativa maestria compositiva.
Mario Valsecchi, note