Ilaria Sainato
Musicologa e danzatrice, Ilaria Sainato si dedica alla ricostruzione del repertorio coreutico rinascimentale e barocco attraverso lo studio delle fonti storiche. Collabora con diversi ensemble e compagnie in qualità di interprete e coreografa per allestimenti e produzioni presentate in festival internazionali in Italia e all’estero, tra cui il Festival Monteverdi di Cremona, Beiteddine Art Festival (Libano), Heraklion International Festival (Creta), Sagra Musicale Malatestiana (Rimini), Internationales Festival der Laute (Füssen), Festival dei Saraceni (Pamparato) e TrentoMusicAntica.
Negli anni si è dedicata anche al teatro in musica, firmando la regia e la coreografia di numerose produzioni, tra cui Rosicca e Morano, due intermezzi per Siface di Francesco Feo (1723). Ha lavorato per il Festival Vicenza in Lirica; gli allestimenti site-specific dei madrigali in stile rappresentativo e i Balletti di Claudio Monteverdi nelle cave di porfido del Trentino (Musica che fuor di vena spiccia, Fornace, TN); l’operetta La zia di Carlo, da La Viejecita di M. F. Caballero e M. Echegaray al Teatro Coccia di Novara, in anteprima assoluta; La Festa del Paradiso di Leonardo da Vinci al Festival Wunderkammer, Trieste; La Pazienza di Socrate con due mogli di Antonio Draghi al Festival Monteverdi di Cremona; The Fairy Queen di Henry Purcell per MOF – Marchesato Opera Festival, Saluzzo.
Svolge attività didattica e di divulgazione, tenendo seminari, corsi e masterclass per associazioni, università e conservatori ed è docente di Tecniche di consapevolezza e di espressione corporea presso la Scuola Civica di Musica Claudio Abbado di Milano e di Danza storica presso l’Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz (Austria).
Ha pubblicato saggi per l’Enciclopedia Treccani (Il contributo italiano alla storia del pensiero - Musica, a cura di Sandro Cappelletto), il Dizionario Biografico degli Italiani e la Rivista Italiana di Musicologia. Nel 2025 è uscito per LIM il volume La musica dei corpi. La danza dal Medioevo a oggi, pubblicato nella collana “Scoprire la musica” della Società Italiana di Musicologia, scritto in collaborazione con Rita Zambon.