Civicamente Archibugi Nicchiarelli

Gli Incontri della Civica con Francesca Archibugi e Susanna Nicchiarelli

Due tra le più interessanti e acclamate registe italiane per uno sguardo “al femminile” sul cinema

Incontro con Susanna Nicchiarelli, regista - 9 novembre 2017

Susanna Nicchiarelli è nata a Roma nel 1975. Laureata in Filosofia con Perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa, si è diplomata in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2004.
Ha iniziato la sua carriera lavorando con Nanni Moretti, dirigendo uno dei Diari della Sacher prodotti dalla Sacher Film e presentati alla Mostra del Cinema di Venezia.

Ha scritto e diretto molti corti e documentari, e tre lungometraggi: Cosmonauta, del 2009, vincitore del premio Controcampo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e nominato come miglior esordio ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento; La Scoperta dell’Alba, del 2013, presentato alla Festa del Cinema di Roma; Nico 1988 del 2017, Premio Orizzonti per il miglior film alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2017, e vincitore di 4 David di Donatello.

Ha realizzato anche due corti di animazione in stop-motion: Sputnik 5, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del Nastro d’Argento e distribuito nelle sale assieme al film Cosmonauta, ed Esca Viva, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2012.

Incontro con Francesca Archibugi, regista e sceneggiatrice - 14 marzo 2018

Francesca Archibugi, regista e sceneggiatrice tra le più acclamate del panorama cinematografico italiano, muove i primi passi nel mondo del cinema interpretando un piccolo ruolo nel film per la tv, Le affinità elettive. Successivamente si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si diploma in Regia, a Ipotesi Cinema, la scuola diretta da Ermanno Olmi. Il primo lungometraggio, Mignon è partita (1988), ne mette da subito in luce le doti di cineasta, regalandole ben due David di Donatello e due Nastri d’Argento. A sancirne lo stile a metà tra il comico e il tragico e volto a svelare le dinamiche sentimentali del mondo giovanile, arrivano il secondo film Verso sera (1990), con Sandrine Bonnaire e Marcello Mastroianni, e il successivo Il grande cocomero (1993). Il successo di pubblico e di critica per quest’ultimo, che le fa guadagnare per la seconda volta un Nastro d’Argento e tre David di Donatello, la prepara alla definitiva consacrazione nel 1994, con la trasposizione sul grande schermo dell’omonimo romanzo di Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi (1994) e, nel 1998, con L’albero delle pere (1998), che le vale la Grolla d’Oro per la Regia.

Nel 2001 dirige Domani (2001), e collabora come autrice con la regista Laura Betti al documentario Pier Paolo Pasolini e La ragione di un sogno (2001). Dopo qualche anno di silenzio, arriva Lezioni di volo (2006), con una intensa Giovanna Mezzogiorno, nelle vesti di una ginecologa volontaria in India. Approda infine alla commedia con Questione di cuore (2008). Tra il 2015 e il 2018, dirige Il nome del figlio, che ottiene due Nastri D'argento: Miglior attore protagonista a Alessandro Gassmann e Miglior attrice non protagonista a Micaela Ramazzotti, ed è autrice con Paolo Virzì della sceneggiatura de La pazza gioia vincitore di 5 David di Donatello e 5 Nastri d'argento, e per il quale si aggiudica il premio Suso Cecchi D’Amico. Dirige poi la serie tv Romanzo famigliare, con Giancarlo Giannini e Vittoria Puccini e, ancora in collaborazione con Paolo Virzì, Francesco Piccolo e Stephen Amidon, scrive la sceneggiatura di Ella & John: The Leisure Seeker. Nel 2017 dirige Gli sdraiati, tratto dall’omonimo romanzo di Michele Serra e interpretato da Claudio Bisio e nel 2019, Vivere, con Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini.