Brera Musica
Terzo giovedì del mese, tre euro, tre ore di musica
Pinacoteca di Brera, via Brera 28 MI
21 novembre 2019 ingresso 3 euro
ore 18.00 - 21.15 (chiusura biglietteria ore 21.40)
con gli studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
L’appuntamento mensile del terzo giovedì con Brera Musica e gli studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado nella Pinacoteca di Brera è fissato per il 21 novembre 2019 con la classica e affollatissima non-stop, dalle ore 18.00 alle 21.15. Il pubblico potrà visitare liberamente le sale e, contemporaneamente, ascoltare i giovani musicisti, che si collocheranno in diverse postazioni all'interno della Pinacoteca. Gli studenti saranno inoltre disponibili a rispondere alle domande dei visitatori, in un inconsueto, dinamico scambio tra le arti. La scelta del programma, come sempre, scaturisce dalle emozioni personali che i dipinti suggeriscono ai giovani interpreti.
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Davide Dipilato, chitarra
“Associare la musica a immagini sembra un processo forzato in quanto la musica di per se stessa ha il potere di evocare immagini, stati d’animo nell’ascoltatore; ma possiamo dirci legittimati a farlo considerando che Mario Castelnuovo Tedesco (di cui si ascolterà la sonata Omaggio a Boccherini) fu il maestro della musica da film. Questo programma vede rappresentati i tre periodi più importanti della musica classica: barocco, stile classico e Novecento. Il contrappunto barocco e il perfetto intrecciarsi e inseguirsi delle voci costituiscono un’architettura perfettamente stabile, caratteristica che si ritrova nelle danze della suite di Bach. Un aspetto simile presenta l’impostazione formale dei pezzi del periodo classico, con il Rondò di Aguado, dove ogni sezione ha un preciso punto di inizio, di fine e di collegamento con le precedenti e successive. Come ne Gli ultimi momenti del doge Marin Faliero sulla scala detta del piombo di Hayez della sala XXXVIII. L'altro motivo conduttore tra i brani del programma e i quadri qui presenti è la situazione di calma, che può avere significati diversi. Nell’Episodio della battaglia di Custoza di Fattori è una calma apparente poco dopo l’arrivo dell’ambulanza. Nella Sarabanda di Bach vi è una tranquillità che porta con sé un momento introspettivo di ricerca dell’assoluto. Il secondo tempo della sonata di Castelnuovo Tedesco (fiorentino come Fattori) inserisce, in un clima sereno e bucolico come il canto dei mietitori, l’improvvisa interruzione di episodio definito come ironico e allegretto malinconico, per poi riconquistare il clima iniziale”.
(Davide Dipilato, note)
PROGRAMMA
Johann Sebastian Bach, Suite BWV 996
Dionisio Aguado, Rondò n. 2 op. 2
Mario Castelnuovo-Tedesco
Sonata Omaggio a Boccherini
Il canto dei mietitori
Polka
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Chiara Busi, flauto dolce
Iris Fistarollo, viola da gamba
“Venezia, rappresentata nei dipinti della sala XXXV della Pinacoteca di Brera, nel Settecento risultava essere ancora il punto d’incontro di numerosi artisti e il centro dell’arte, sia figurata sia musicale. Venezia era allora conosciuta in tutto il mondo, anche grazie ai compositori che vi risiedevano: tra questi Benedetto Marcello, con casa sul Canal Grande, e Georg Philipp Telemann che, come Vivaldi, aveva esportato la propria musica in Europa, fuori dalle corti e tra le ricche famiglie, come quella illustrata ne Il concertino di Pietro Longhi.
Le musiche di Telemann consentono davvero di apprezzare alla perfezione la bellezza che Venezia con i suoi ori e i suoi palazzi possedeva”.
PROGRAMMA
Paolo Benedetto Bellinzani (1682 - 1757), op. 3, sonata n. 3 in do maggiore (adagio, allegro, largo, allegro)
Georg Philipp Telemann (1681 - 1767), Sonata in do maggiore da “Esercizi Musici”(adagio, allegro, adagio, allegro, larghetto, vivace)
Arcangelo Corelli (1653 - 1713), op. 5, sonata n. 4 in fa maggiore (adagio, allegro, vivace, adagio, allegro)
Benedetto Giacomo Marcello (1686 - 1739), op. 2, sonata 12 in fa maggiore (adagio, minuet/allegro, gavotta/allegro, largo, ciaccona/allegro)
Leonardo Leo (1694 - 1744), Sonata n. 3 in re minore (largo, allegro, largo, allegro)
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Chiara Greco, flauto
Gaia Busnelli, clarinetto
“Le emozioni suscitate dall’osservazione del quadro Un dopo pranzo, meglio conosciuto come Il pergolato (sala XXXVIII) di Silvestro Lega richiama le sonorità del Duetto. Nel primo movimento, Allegro, possiamo ritrovare dei rimandi all’uso di colori nitidi e brillanti rappresentati dal dialogo incalzante dei due strumenti. Lega riesce a inondare la scena di una luminosità calda e diffusa utilizzando una tavolozza di tonalità chiare, che è esaltata ancor di più dall'ombra del pergolato. Così come fanno i due strumenti che, dopo un fitto dialogo, si trovano a suonare all’unisono la melodia iniziale. Il secondo, Andante poco adagio, con il suo andamento tranquillo e il terzo tempo, Allegretto con moto, con il suo andamento ritmico ripetitivo, rimandano all’episodio rappresentato: un assolato pomeriggio estivo dove un gruppo di donne chiacchierano e si intrattengono in maniera tranquilla e rilassata all'ombra di un fitto pergolato attendendo la domestica intenta nel portare un bricco di buon caffè. I palpitanti effetti luministici e l'accattivante resa cromatica suscitano una sensazione di calma e placidezza. La stessa che lo spettatore percepisce ascoltando le dolci melodie di questi due movimenti”.
(Greco/Busnelli, note)
PROGRAMMA
Kaspar Kummer, Duex Duos per flauto e clarinetto op.46