- Si segnala che il concerto L’Improvvisazione è Improvvisata? è annullato causa maltempo, così il concerto de I Cori e dell'Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado previsto a Villa Litta alle ore 18.30.
Notti Trasfigurate
Musica a Villa Simonetta 2021
5, 6, 7, 8, 9 luglio 2021 ore 20.45
Milano, cortile di Villa Simonetta, via Stilicone 36
→ ingresso libero senza prenotazione - fino a esaurimento posti
giovedì 8 luglio ore 18.30 CONCERTO ANNULLATO
Notti Trasfigurate anche a Villa Litta, Lainate (MI)
ingresso libero su prenotazione villalittalainate.it
UanTuUan
esperienza di ascolto immersivo
Cappella gentilizia di Villa Simonetta
ore 19.00 - 20.30 su prenotazione
f.ragazzoni@fondazionemilano.eu
dal 5 al 9 luglio
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Sia l'8, sia il 9 luglio, a fine serata si potranno ascoltare le musiche composte dagli studenti del corso di Musica per l'Immagine della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, che accompagneranno i fumetti animati delle avventure di Tex Willer (animazione a cura degli studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti).
A Gianluigi Bonelli, papà di Tex, è stato da poco intitolato il parchetto di via Mac Mahon, nella zona di Villa Simonetta.
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Giovedì 8 luglio 2021 ore 20.45
Villa Simonetta, MI
L’Improvvisazione è Improvvisata?
Introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco
I gruppo studenti Civici Corsi di Jazz
Francesca Foglia, voce
Leonardo Varsalona, piano
Roberto Gelli, basso
Giosuè Consiglio, batteria
Programma
I mean you, Thelonious Monk
Caravan, Juan Tizol e Duke Ellington
You don't know what love is, Gene de Paul
Nature boy, Thelonious Monk
II gruppo studenti Civici Corsi di Jazz
David Adu Gyamfi, tromba
Marco Confalonieri, pianoforte
Roberto Gelli, basso
Giosuè Consiglio, batteria
Omaggio a Roy Hargrove
September in the rain
Public eye
Strasburg St. Denis
Enrico Intra Trio
Enrico Intra, pianoforte
Marco Vaggi, contrabbasso
Tony Arco, batteria
Esercizi di Kreutzer-Pozzoli-Intra
ENRICO INTRA TRIO
L’improvvisazione è improvvisata?
Introduce Maurizio Franco
"Il piano-trio è l’organico forse più utilizzato negli ultimi decenni di storia del jazz e si orienta in diverse direzioni: con il piano al centro, sostenuto da basso e batteria; con un dialogo più paritario tra i tre strumenti; totalmente paritario, oppure può presentarsi come una via di mezzo tra le precedenti possibilità. Intra ha frequentato tutte le possibilità e con Vaggi e Arco si muove all’interno di una sintesi tra le varie prospettive, mantenendo però ferma la regia della musica assegnata al suo strumento, nonostante mantenga un forte, significativo dialogo collettivo con i suoi partner, frutto della capacità di ascoltarsi tra loro che nasce dalla pratica comune ormai sperimentata in diversi decenni. Infatti, questo è un trio ormai “classico” nella scena italiana, anche se la sua attività si svolge solo periodicamente e con progetti differenti tra loro, che rispondono ai tanti interessi del suo leader.
Questa varietà si riflette anche nel titolo del concerto: L’improvvisazione è improvvisata?, uno dei consueti paradossi linguistici di Intra, per non dire che si tratta di una provocazione. In realtà, il senso c’è ed è profondo: nel jazz la creazione estemporanea può prevedere la creazione di qualcosa di completamente nuovo e compatibile con il brano che si sta suonando, e assume il nome di “improvvisazione”. Ma può anche essere la personalizzazione di materiale che pur essendo diverso dalla rigorosa partitura della musica eurocolta, mantiene comunque una connotazione forte, implica l’adesione piena dei musicisti e questo processo di variazione personalizzante si definisce “estemporizzazione”. Evidente è che la scelta dei brani, generalmente composti da Intra, sposta l’asse della musica da un polo all’altro, lasciando al pubblico, agli ascoltatori, il piacere di distinguere e capire quando l’improvvisazione è veramente improvvisata".
Maurizio Franco