Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
CPL Centro per la legalità
Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”
Coordinamento Scuole Milanesi per la Legalità e la Cittadinanza Attiva
in collaborazione con
Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - MI
Memoria e Impegno
concerto
in ricordo delle vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio
Domenica 12 giugno ore 15.30
Chiesa del Chiesa del Sacro Cuore, MI - ingresso libero
Viale Piave 2 Milano
I Civici Cori - Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Francesco Girardi, Fabio Zambon, maestri preparatori
Chiara Pederzani, soprano
Luigi Panzeri, organo
Mario Valsecchi, direttore
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Soprani
Giuseppina Airaghi, Luciana Anastasia, Marina Bonfanti, Alicia Campo Bauzà, Paola Catenaccio, Ilaria Caterini, Laura Sabina Conti, Silvia Gialinà, Anna Iannone, Elisabetta Magagni, Marta Moreschi, Paola Murari, Alessandra Pirani, Denise Prandini, Piera Angela Saccenti, Silvana Soldano, Cristina Tapparo, Patrizia Ambrosiani, Maria Pia Boellis, Marzia Borroni, Chiara Brocanelli, Marta Frigo, Italia Iollo, Monica Venanzetti
Contralti
Michela Allais, Annalisa Burbo, Silvia Cantoni, Simona Cuneo, Maria Antonietta Grasso, Luisa Lodi, Cristina Lombardo, Kaori Matsuura, Paola Ottino, Maria Pietra, Biancamaria Pizzi, Cristina Scagliotti
Tenori
Enzo Bensi, Marzio Ferranti, Danilo Fabio Leva, Roberto Mariani, Carlo Marossi, Eugenio Porcino, Giuseppe Saldaneri, Marco Sprega, Enrico Orsi, Tommaso Lazzarini
Bassi
Valerio Calegari, Ferdinando Della Volpe, Guido Fogacci, Roberto Granata, Simone Grisotto, Dino Pugnale, Andrea Redini, Elio Tarullo
Programma
ANTONIN DVOŘÁK (1841 - 1904)
Messa in D op. 86 per coro e organo
Kyrie - Gloria
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Ave Maria per soprano e organo
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Camille Saint-Saëns (1835 - 1921)
Inviolata per soprano e organo
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Joseph Gabriel Rheinberger (1839 - 1901)
Marienlied per Soprano e Organo
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La Messa in re maggiore op. 86 di Dvořák fu commissionata da Josef Hlávka, un famoso architetto, fondatore dell’Accademia Ceca delle Scienze. Questa composizione, che vede la luce nel 1887, differisce significativamente da altre opere corali di ampia dimensione, destinate all’inaugurazione della cappella privata del castello di Hlávka in Luzany.
L’occasione e le dimensioni dell’ambiente nel quale questa messa doveva essere eseguita spiega la consistenza limitata dell’organico: soli, coro e organo. I solisti si alternano spesso alla massa corale; le caratteristiche delle conduzioni melodiche sono sostanzialmente simili, senza indulgere, per le parti solistiche, a caratteri di virtuosismo vocale. Lo stesso compositore prevede che queste parti possano essere eseguite anche da sezioni corali ristrette. Nel 1892, Antonin Dvořák realizza una seconda versione con l’orchestra. L’autore non ebbe interesse a far pubblicare al suo editore Simrock questa messa. Fu l’editore Novello di Londra a curarne la pubblicazione dopo il completamento della versione orchestrale.
Tutto, in quest’opera, è straordinariamente “liturgico”, senza alcuna concessione a uno stile teatrale. Lo è la semplice plasticità delle linee vocali, forse ispirata alla naturale cantabilità del gregoriano; lo è la ricchezza armonica, caratterizzata da procedimenti dichiaratamente modaleggianti, anch’essi di antica sensibilità. Liturgico è anche il procedimento responsoriale praticato, in particolare, nel Credo. Lo stile da chiesa non impedisce all’autore di “drammatizzare” in senso rappresentativo i momenti centrali dei testi. A questo proposito è illuminante l’Et incarnatus e il Crucifixus nella sezione centrale del Credo, ma le stesse caratteristiche sono riscontrabili in tutte le parti della Messa. Autore di grandi sinfonie e concerti e di molta musica da camera, Dvořák si rivela, anche in questa composizione, un compositore di profonda sensibilità e di significativa maestria compositiva.
Mario Valsecchi, note